È ormai noto: stiamo vivendo una delle crisi energetiche più dure degli ultimi anni.
Attualmente l’Italia consuma oltre 71 miliardi di metri cubi di metano, di cui più di un terzo fornito dalla sola Russia. Considerato lo scoppio della guerra e il fatto che la Russia stia già “chiudendo i rubinetti” da un po’, la soluzione è unica: trovare un modo per tagliare la dipendenza italiana dal gas russo.

Dipendenza italiana dal gas russo: possibili soluzioni

1- Risparmio sul riscaldamento
Uno dei possibili modi per risparmiare sul consumo del gas è, ovviamente, regolare il sistema di riscaldamento, attraverso la regolazione della stagione termica, ovvero anticipando la chiusura del riscaldamento e posticipando la sua riapertura, e riducendo le temperature di riscaldamento. L’attuazione di questo comportamento per metterebbe un risparmio di almeno il 15% rispetto ai consumi attuali.

2- Sensibilizzazione sul risparmio
La chiave per il risparmio è la sensibilizzazione della popolazione sul tema. C’è la necessità di educare le persone sul risparmio energetico, dando informazioni ed educandole.

3- Energie rinnovabili per il settore industriale
Promozione nel settore industriale attraverso la rimozione delle barriere autorizzative e politiche fiscali quali sconti IMU sui capannoni destinati alla produzione fotovoltaica.

Ma cosa ci dice il governo italiano riguardo gli approvvigionamenti di gas?

Nella comunicazione al Senato dell’1 marzo, il premier Mario Draghi ha ribadito che “al momento non ci sono segnali di un’interruzione delle forniture di gas. Ma è importante valutare ogni evenienza, visto il rischio di ritorsioni e di un possibile ulteriore inasprimento delle sanzioni”. Ha, inoltre, aggiunto che “La diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico è un obiettivo da perseguire indipendentemente da quello che accadrà alle forniture di gas russo nell’immediato. Non possiamo essere così dipendenti dalle decisioni di un solo paese. Ne va anche della nostra libertà, non solo della nostra prosperità“.

Il premier ha parlato anche dell’alternativa del gas naturale liquefatto: “Il Governo è al lavoro per aumentare le forniture alternative. Intendiamo incrementare il gas naturale liquefatto importato da altre rotte, come gli Stati Uniti. Il Presidente americano, Joe Biden, ha offerto la sua disponibilità a sostenere gli alleati con maggiori rifornimenti, e voglio ringraziarlo per questo” (…) Dobbiamo rafforzare il corridoio Sud, migliorare la nostra capacità di rigassificazione e aumentare la produzione nazionale a scapito delle importazioni. Perché il gas prodotto nel proprio Paese è più gestibile e può essere meno caro“.

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